lunedì 21 novembre 2011

I Paesaggi viticoli del Piemonte patrimonio dell'Umanità

E' stato firmato l'accordo che completa la candidatura dei paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato come Patrimonio dell'Umanità . Nella sala della Giunta della Provincia di Asti, lunedì 10 gennaio è stato sottoscritto il documento che sancisce l'impegno per la candidatura dei territori viticoli delle province di Alessandria, Asti e Cuneo, finalizzato alla valorizzazione dei paesaggi delle Langhe, Roero e Monferrato da parte dell'UNESCO.
Alla presenza del Vice Presidente della Regione, Ugo Cavallera - su delega del Presidente, Roberto Cota - del Presidente della Provincia di Asti, Maria Teresa Armosino, del Presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi e del Vicepresidente della Provincia di Cuneo, Giuseppe Rossetto, sono stati firmati i documenti per la costituzione dell'Associazione per 'I paesaggi vitivinicoli di Langhe-Roero e Monferrato'.
L'associazione è costituita dalle tre Province di Asti, Alessandria, Cuneo e dalla Regione Piemonte quali soci fondatori.
Il compito sarà  di coordinare, monitorare ed avviare le prime azioni di promozione. La selezione dei siti candidati è avvenuta in base ai criteri UNESCO di unicità  ed eccezionalità  dei luoghi, qui individuate nel valore storico-economico e culturale del mondo della vite e del vino.
Si tratta di un sito seriale, composto da nove zone denominate 'core zone' all'interno di una 'buffer zone' composta da 74 comuni, il cui territorio è coltivato con i vitigni autoctoni delle grandi D.O.C e D.O.C.G, per i quali sono stati riscontrati caratteri di eccezionalità  anche sotto il profilo della presenza di elementi di storicità  e tipicità , oltre che alla piacevolezza della vista e all'elevata qualità  del paesaggio.
La notizia è importante e riguarda da vicino l'area vitivinicola che vede protagonista il vitigno Barbera, in buona parte inserita sia nella 'core zone' che nelle aree adiacenti al progetto.
Il progetto, redatto in un dossier di circa mille pagine, contenenti le caratteristiche dei territori viticoli delle tre Province sarà  inviato al Ministero dei Beni e delle Attività  Culturali per essere poi inoltrato all'UNESCO.
Per le colline piemontesi, patria di vini come Barolo, Barbaresco, Moscato, Arneis, Dolcetto, Barbera, e mete turistiche di italiani e stranieri, il riconoscimento sarebbe un grande traguardo ma anche una novita'. Sono infatti pochi i paesaggi vitivinicoli oggi iscritti nella lista del Patrimonio mondiale Unesco: la zona dell'Alto Douro in Portogallo, i vigneti dell'isola vulcanica di Pico nelle Azzorre, la zona del Tokaj in Ungheria, quella di Saint Emilion in Francia e la valle del Medio Reno in Germania. Ultimi ad ottenere il riconosimento sono stati i vigneti terrazzati di fronte al lago Lemano e alle Alpi, nella regione svizzera del Lavaux.

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