martedì 24 gennaio 2012

Un vino... spaziale

I puristi del vino e gli enoappassionati, quelli seri, probabilmente rabbrividiranno, ma state sicuri che a molti curiosi verrà l'acquolina in bocca.  Una cantina cilena, di proprietà di tal Ian Hutcheon è balzata alle cronache per aver prodotto un vino che a buon diritto può essere definito "spaziale". 
Il perchè sta nella trovata dell'eccentrico produttore che ha pensato bene di inserire all'interno della botte dove ha fatto affinare per 12 mesi il suo Cabernet Sauvignon un frammento di meteorite di 4,5 miliardi di anni, giunto dalla cintura asteroidale che si trova tra Marte e Giove.  Per il momento l’unico posto dove si può bere il vino ‘spaziale’ è l’osservatorio astronomico Tagua Tagua, fondato dallo stesso Hutcheon - grande appassionato di astronomia - a circa 100 chilometri a sud ovest di Santiago del Cile, anche se a detta del produttore una parte dei 10 mila litri prodotti verrà esportata: “L’idea di immergere un meteorite nel vino mi è venuta per poter dare a tutti la possibilita’ di toccare qualcosa che viene dallo spazio – spiega – il Cabernet risultante ha un profumo piu’ deciso”.  Ricordando il titolo di un famoso film comico americano siamo quasi certamente in presenza di una colossale 'Balla Spaziale'.  Chiunque sia desideroso di ubriacarsi con un 'vino dell'altro mondo' può comunque prenotare la sua bottiglia e, almeno con la fantasia, viaggiare verso galassie lontane.


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