lunedì 21 novembre 2011

Cosa si intende con il ‘pianto’ della vite?


L'inizio del periodo di accrescimento vegetativo della vite, si evidenzia con il fenomeno del pianto, una vera e propria fase fenologica. L'arrivo della primavera nel vigneto è sottolineato da questo fenomeno: dai tagli di potatura la linfa inizia ad uscire in modo consistente, fino a dare origine ad un ininterrotto sgocciolamento.
E' un evento naturale che tuttavia è indotto dall'opera della potatura e che allo stato spontaneo non si osserva. La variabilità  con cui si manifesta in anni differenti ha inoltre reso possibili le correlazioni tra le sue caratteristiche e gli eventi naturali, o quelli dettati dalla coltivazione dell'anno precedente. I principali fattori che sicuramente hanno una certa influenza sono: l'età  del vigneto, la vigoria delle piante e l'epoca della potatura invernale.
Il pianto è quindi la conseguenza dei tagli che non si sono ancora naturalmente rimarginati.
Da essi la linfa trova sfogo, fino a quando, a contatto dell'aria, inizia a rapprendersi, assumendo una consistenza quasi gommosa e divenendo quindi di ostacolo all'ulteriore gocciolamento.
La linfa che sgorga dalle ferite accidentali provocate sulle piante di vite appare ricca di minerali e sostanze organiche, e tra queste ultime soprattutto di zuccheri (principalmente glucosio). Il fenomeno del pianto, priva la vite delle riserve stoccate nelle radici durante il periodo di riposo, ed è sufficiente anticipare la potatura in modo che le ferite possano rimarginarsi naturalmente prima del periodo primaverile.
La giovane età  delle piante e la loro vigoria sono fattori favorevoli a un pianto abbondante e prolungato. L'epoca della potatura sembra anch'essa correlata: quando l'intervento è precoce nell'autunno pare che anche il successivo pianto avvenga altrettanto precocemente. Può quindi essere indicato, al riguardo, anticipare la potatura dei vecchi vigneti e posticipare il più possibile quella dei più vigorosi.

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