lunedì 21 novembre 2011

Dopo il Regianito, ecco il Rosecco!

Il Rosecco, il vino brut rosè, che stava per essere messo in vendita dalla prestigiosa catena distributiva inglese Mark & Spencer come imitazione del Prosecco. E' solo l'ultimo esempio dei tanti prodotti fantasiosi presenti sul mercato internazionale delle imitazioni del Made in Italy alimentare che sviluppa un fatturato di 52 miliardi di euro. E' quanto afferma la Coldiretti in riferimento al sequestro da parte dell'Istituto Repressione Frodi di Conegliano di oltre 14.000 bottiglie del 'Rosecco' poste in vendita dalla catena distributiva inglese al prezzo di 8,99 sterline.
Non è un caso che proprio in Inghilterra sono addirittura in vendita 'wine kit' fai da te per ottenere in soli in 28 giorni a casa la produzione di vini come il Chianti, il Barolo, il Valpolicella, l'Amarone, il Frascati e il Verdicchio per le quali sono fornite addirittura le etichette da applicare sulle bottiglie.

Secondo uno studio della Coldiretti le esportazioni di prodotti agroalimentari Made in Italy potrebbero quadruplicare se avvenisse uno stop alla contraffazione alimentare internazionale che è causa di danni economici, ma anche di immagine. La pirateria agroalimentare internazionale, denuncia la Coldiretti, utilizza impropriamente parole, colori, località , immagini, denominazioni e ricette che si richiamano all'Italia per prodotti taroccati che non hanno nulla a che fare con la realtà  nazionale: dai formaggi ai salumi, dal caffè ai biscotti, dall'olio di oliva ai condimenti, dalla pasta ai vini. Il rischio reale, conclude la Coldiretti, è che si radichi nelle tavole internazionali un falso Made in Italy che toglie spazio di mercato a quello autentico e banalizza le specialità  nostrane frutto di tecniche, tradizioni e territori unici e inimitabili.

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