giovedì 24 novembre 2011

Lezioni... dall'altro mondo: Hai ritardato il pagamento? E ora paghi alla consegna!

Dagli U.S.A. arriva una notizia in netto contrasto con la prassi tipica del nostro paese in fatto di riscossione dei crediti diffusa in ogni settore e che ultimamente, colpevole l'acuirsi della crisi, sta creando non pochi problemi anche ai produttori vinicoli italiani.  Questi ultimi, infatti, si vedono sempre più spesso costretti ad accettare dai propri clienti tempi di pagamento che in alcuni casi arrivano addirittura a un anno e oltre, pur di non perdere il proprio cliente o vederselo sottratto da una concorrenza sempre più agguerrita (o disperata?).

Nello stato di New York, uno dei maggiori bacini di consumo di vino a livello mondiale, l'esercente che non paga entro 30 giorni dalla 'data fattura' viene segnalato obbligatoriamente ad un'autorità pubblica, la State Liquor Authority.  Le grandi aziende di distribuzione usano addirittura un software che verifica in tempo reale lo stato dei pagamenti.  La sopra citata autorità pubblica pubblica il nome del cliente insolvente su un sito web, in una 'delinquent list' detta anche "lista C.O.D. (acronimo di Cash On Delivery, ovvero pagamento alla consegna).  A quel punto, chiunque faccia consegne ad un cliente che compare nella 'delinquent list' non solo è informato della situazione, ma è tenuto a farsi pagare alla consegna, e se non lo fa è passibile di multa!
Qui in Italia i produttori vinicoli (e in genere qualsiasi soggetto che cede beni o servizi a terzi) si devono accontentare di intraprendere un vero e proprio 'percorso a ostacoli' fatto di tempi biblici e spese ingenti (solleciti, raccomandate, richieste di decreto ingiuntivo, esecuzione e pignoramento) e che, oltretutto, non sempre garantisce il recupero del credito.  E' proprio il caso di dire... "cose dell'altro mondo".

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