martedì 29 novembre 2011

Un anno fa… La Dieta Mediterranea Patrimonio dell’UNESCO

E’ trascorso poco più di un’anno da quando, lo scorso 20 novembre a Nairobi, la “Dieta Mediterranea” è entrata nella lista del patrimonio culturale dell’umanità dell’UNESCO.  Si è trattato senza dubbio di un riconoscimento importante e assolutamente meritato per uno stile alimentare che, oltre a soddisfare il palato, continua ad essere al centro di innumerevoli studi sui benefici che apporta alla salute. “Dieta” trae le sue origini dal greco antico e significa “equilibrio di vita”.  Il senso di questa parola, a volte compreso soltanto in apparenza, custodisce in sé la chiave per un uso appropriato del cibo.  Lo dimostra il fatto che il menù tipico dei popoli che vivono sulle sponde del Mediterraneo si è rivelato un vero e proprio scudo contro molte malattie croniche e tipiche dell’età avanzata.  Un’analisi condotta dall’Università di Firenze su 12 studi internazionali svolti su oltre 1,5 milioni di persone ha evidenziato che seguire i dettami della Dieta Mediterranea, ricca di olio d’oliva, carboidrati, frutta, pesce, un consumo moderato di vino rosso ai pasti e bassi quantitativi di carni rosse, contribuisca a ridurre del 9% la mortalità generale, del 9% quella legate a patologie cardiovascolari, del 13% l’incidenza del Morbo di Parkinson e del Morbo di Alzheimer, e del 6% quella dei tumori.

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