lunedì 21 novembre 2011

Una vendemmia 2011 a prova di sommelier

La vendemmia 2011 farà  felici i palati degli intenditori più esperti. Le prime stime di Assoenologi, infatti, preannunciano una produzione caratterizzata da un'ottima qualità  delle uve, anche se accompagnata da una lieve diminuzione nelle quantità . Secondo l'Associazione degli enologi italiani, quest'anno la produzione italiana raggiungerà  i 44 milioni di ettolitri di vino e mosti, un quantitativo inferiore di appena il 5 per cento rispetto al 2010, quando la raccolta delle uve aveva fruttato 46.745.000 di ettolitri. L'Italia appare divisa in due, con una produzione omogenea al Centro-Nord, dove la variazione sul 2010 oscilla tra lo 0 e il meno 5 per cento, mentre il decremento si concentra al Sud, con un calo che va da meno 5 a meno 20 per cento.
Si tratta di una lieve diminuzione dovuta anche ai primi effetti della vendemmia verde e dell'estirpazione dei vigneti, fenomeni che si sono concentrati maggiormente in alcune regioni del meridione.
Ma se la produzione scende, anche se di poco, non mancherà  invece la qualità , soprattutto per le uve bianche. La combinazione di una primavera piovosa e un'estate calda e secca hanno portato i grappoli a una maturazione precoce e priva di muffe, ottimi presupposti perché anche quest'anno si ripetano le performance positive del vino 'made in Italy', reduce da un'annata di successi, primo fra tutti il record dell'export che ha segnato quota più 11,9 per cento in valore.
Ci si aspetterà  dei vini bianchi profumati, ricchi di finezza e freschezza e dei rossi ben strutturati ed equilibrati.
Ci sono quindi le premesse perché continui la fase positiva del vino 'made in Italy' all'estero, che nei primi cinque mesi del 2011 ha fatto ancora meglio rispetto all'anno scorso, aumentando di ben 200 milioni di euro l'incasso dell'export sullo stesso periodo del 2010. Le stime per il primo semestre 2011, quindi, prospettano una stagione ancora più rosea dello scorso anno, in cui era stato messo a segno il brillante record dei 20 milioni di ettolitri esportati, con un fatturato stellare di 4 miliardi di euro.

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