mercoledì 28 dicembre 2011

E' ufficiale: il 70% della storica casa Gancia passa in mano russa

"Spasiba balshoje!" (molte grazie!) E' questa probabilmente la frase di ringraziamento che il magnate russo Roustam Tariko ha pronunciato al momento della firma che ha sancito il passaggio di ben il 70% della storica casa vinicola Gancia alla sua Russkij Standard, una tra le più grandi aziende di produzione di vodka al mondo. 
E così, un altro pezzo eccellente del Made in Italy agroalimentare passa di mano e varca i confini nazionali, andando ad aggiungersi alla lunga lista dei marchi noti che di italiano hanno conservato soltanto il nome (citiamo a solo titolo di esempio Buitoni, Carapelli, Olio Sasso, Perugina, Cademartori e Galbani). 
A dare l'annuncio della cessione storica è stata la stessa casa astigiana produttrice di spumante italiani da oltre 150 anni attraverso un comunicato stampa 'agrodolce' in cui si ribadisce come il 30% della proprietà resti in mano italiana (a noi suona davvero come una magra consolazione) e che continueranno a sedere nel Consiglio di Amministrazione Edoardo Vallarino Gancia, Lamberto Vallarino Gancia e Paolo Fontana.  Quest'ultimo ha affermato e rassicurato che il prodotto Gancia rimarrà ancora presente sul territorio italiano, aggiungendo che "l'accordo rappresenta lo sviluppo naturale di un percorso iniziato tre anni fa coerentemente con la strategia di far diventare il marchio Gancia un premium brand internazionale nella sua categoria". 
Molto meno arzigogolate e decisamente più pragmatiche le dichiarazioni di Roustam Tariko, fondatore della Russkij Standard relativamente a questa nuova acquisizione “Si tratta di un investimento strategico di lungo periodo che ci offre l’opportunità unica di diventare una delle società dominanti nel settore beverage a livello mondiale".  Aggiungiamo noi... alla faccia del Made In Italy!

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